Procediamo per punti:
1. Documentatevi.
Leggete e informatevi sugli usi e costumi, sulla geografia, il clima e i siti d'interesse del posto che volete visitare.
Ad esempio, se siete amanti del mare cristallino stile atollo maldiviano, ecco forse Bali non è il posto che state cercando.
A Bali si viene per surfare, il mare è ondoso, le correnti sono forti e le spiagge prevalentemente nere.
Ovvio ci sono delle eccezioni, nella penisola di Nusa Dua e del Bukit, ma comunque non si tratta di mare caraibico.
2. Itinerario e Spostamenti.
Se non avete intenzione di stazionare in un unico posto, informatevi sui trasferimenti, sull'efficienza e la durata degli stessi.
In gran parte dell'Asia e dell'Indonesia, nel particolare, le strade non sono propriamente "a rapido scorrimento", ne completamente asfaltate, e il traffico è molto intenso, quindi anche percorre brevi tratti potrebbe significare spendere diverse ore in auto, o in attesa per un imbarco aereo o navale, diciamo pure che la puntualità non è proprio uno dei punti forte del paese.
Per esempio,sarebbe utile e sicuramente vantaggioso per le vostre tasche, decidere di affittare un motorino, che vi permetta di essere indipendenti, più agili nel traffico e liberi di tracciare e modificare itinerari, a vostro piacimento.
Abbiate sempre un piano B di riserva.
3. Il Tempo.
La durata del vostro viaggio è una variabile importantissima.
Se avete 15gg di ferie, non buttatevi a capofitto in un estenuante e controproducente tour de force.
Visitare Singapore, Bali (Ubud, Semyniak, Nusa Dua, Lovina, Canggu), le Gilli islands, Lombok e valtelapesca in 13gg netti è un po come dire, atterro a Milano, poi vado a Venezia, poi a Roma, poi in Sicilia, poi in Trentino e infine alla Neurodeliri...
Certo tutto è possibile, ma quanto assaporerete e gusterete di ogni singolo posto?
Quando vi immergerete nella cultura del paese (ammesso che v'interessi)...?
4. Siate Originali.
Fatta eccezione per luoghi storici o d'interesse culturale, sappiate che i viaggi più belli saranno quelli dove vi spingerete oltre le rotte canoniche.
Saranno quelli dove sarete voi i "pionieri" di luoghi ancora poco battuti o per nulla turistici.
Per andare alle Gilli che sono state ormai scoperte 15 anni fa, e che della loro incontaminata bellezza non rimane pressoché nulla, avrete tempo, nella prossima vita.
È un po' come andare a Formentera ad agosto, bellissima , non discuto, ma overprice e ci trovi tutta Milano, mocassino compreso.
Che Orrore!
Scegliete Isole meno famose, Nusa Penida, Nusa Lembongan, Karimunjava, Flores e Komodo, Sulawesi...ecc
Almeno al rientro dalle ferie sarete voi, che distinguendovi dalla massa, avrete foto inedite da mostrare e qualche suggerimento da dare.
5. Integrazione.
Ok, siamo d'accordo all'unanimità che come si mangia in Italia non si mangia in nessuna parte del mondo.
Perfetto, per 20giorni all'anno sforzatevi di non sentirvi italiani anche all'estero.
Provate i cibi local, il mangiare di strada, le pietanze piccanti e speziate, i piatti che non capite da dove si comincia... Fatelo per le vostre papille gustative e per aprire la vostra forma mentis.
Magari non tutto sarà di vostro gradimento, ma magari invece rimarrete estremamente sorpresi e deliziati.
Perché se è vero che in Italia spendete 70€ per andare a mangiare al thailandese, al peruviano e al messicano, non capisco davvero perché quando poi siete in quei paesi, spendete comunque 70€ per andare a mangiare all'italiano, anziché 70centesimi per mangiare local.
State sereni di gente che è morta per il cibo di strada ancora non ne ho sentita...anzi mi pare che ora lo "street food" sia cool! O sbaglio?!? :-)
6. Siate Civili e rispettosi.
A partire dalla popolazione che vi ospita, al territorio in cui viaggiate.
Siate educati e sorridenti, pazienti laddove non vi capiscono; aperti alle abitudini differenti dalle vostre.
Non fate i fighi: " eh ma sono lenti e nessuno parla inglese...", "c'è pattumiera ovunque", "la moschea rompeva le palle a tutte le ore"....come se in Italia ce la passassimo meglio.
Se per un anno non vi fate l'abbronzatura integrale, non muore nessuno.
7. Intraprendenza.
Va bene chiedere consigli, suggerimenti, indicazioni, generali e specifiche, ma osate anche!
Siate coraggiosi, nel provare un ristorante che non è presente su nessuna guida o nel dormire in una homestay locale.
Affidatevi anche al vostro intuito; seguite il vostro gusto, siate caparbi nelle vostre scelte.
Non è detto che ciò che è piaciuto ad un altro prima di voi, piaccia anche a voi o rispecchi le vostre esigenze.
A me per esempio piace da morire mangiare le fèngzhuǎ (le zampe di gallina), poi se ve le propongo mi guardate con disgusto.. :-)
E poi insomma, il viaggio è il vostro, mica quello di chi ve lo suggerisce.
Prendete spunto, ma poi scegliete da voi...infondo l'essenza del viaggio sta nella progettazione, nella scoperta e nello svolgimento quotidiano degli eventi che si susseguiranno da programma e non.
8. Economia
Date valore alla moneta locale.
Il giusto valore in proporzione al tenore di vita del paese in cui siete.
Contrattate, informatevi, non sperperate il vostro denaro perché: "è tutto cheap! E la vita Non costa niente!".
Non è vero. Tutto va relazionato all'economia locale.
Non fate come i giapponesi che danno 50€ al tassista a Roma per fare 50mt, perché se ne approfitta, e poi quando salite voi su un tuk tuk in Thailandia, fate lo stesso.
Perché poi non vi potete lamentare se lo stesso tassista a Roma, vuole fregare anche voi che conoscete il costo, il valore e il prezzo delle cose.
Piuttosto lasciate una mancia, laddove è merita; sarà gradita e di aiuto come a voi quando facevate i camerieri durante l'università.
Spendete i vostri soldi per favorire le piccole imprese locali e a conduzione familiare: bancarelle, warung, homestay, ...
Piuttosto che nelle catene internazionali o nelle multinazionali del food.
Promuovete "il Turismo Responsabile".
9. Viaggiate Leggeri.
Uno zaino da viaggio sarà più che sufficiente, così che i vostri spostamenti siano agevoli.
Troverete comunque il modo di riempirlo con suvenir, artigianato locale, ed esperienza!
Partite a cuor leggero, non state andando in missione, non vi stanno aspettano all'aereoporto per scipparvi;
prendere la malaria, il tifo o il colera non è semplice come prendere un raffreddore a dicembre a Milano.
Partite sereni, ma siate prudenti come lo sareste nel vostro paese.
Prendere con filosofia gli intoppi che potreste incontrare sul vostro percorso, a volte è proprio dagli imprevisti o da un cambio di programma che nascono le avventure migliori.
Partite leggeri da preconcetti, paure, aspettative, e lasciatevi "riempire" strada facendo di colori, di sapori,di profumi e di vita!
10. Partite!
Non importa per dove, non importa se soli o accompagnati, non importa con che mezzi, non importa il perché: partite! Viaggiate! Andate alla scoperta del mondo, di nuove culture, di orizzonti diversi.
Perdetevi!
Viaggiare è sempre la scelta migliore e i soldi meglio spesi.
Il mio motto è:
"Non c'è posto al mondo che non valga la pena esser visitato almeno una volta".
Enjoy!
Chiara
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